“PEACE START WITH ME: THE ROLE OF FAMILY IN EDUCATION AND SOCIALIZATION”

Buon pomeriggio a tutte,
Mi piace questo titolo perché è molto intrigante:
Peace start with me: una forte affermazione che sembra voler sottolineare che non posso pretendere che si realizzi la pace o proclamare di lavorare per essa, se prima non l’ho trovata dentro di me.
Dall’altra parte, il coraggio di affiancare alla parola PACE quella di FAMIGLIA, addirittura nel ruolo di portatrice di valori sembra essere una grande sfida per i tempi di oggi.
Sono Presidente della WFWP dal 2012 e da molto tempo Responsabile della FFPMU insieme a mio marito. E’ dall’età di 18 anni comunque che ho conosciuto la filosofia di pace del Rev. Moon e ho seguito nel tempo, la nascita e lo sviluppo di tutte le attività da lui fondate per la pace, ma soprattutto in questi ultimi tempi anni, attraverso questo lavoro, ho conosciuto tante donne e uomini veramente dedicati alla pace, non solo nel pensiero o nei propositi, ma soprattutto con le azioni ed il loro esempio di vita, alcuni di loro sono qui in sala oggi. Per questo ora ancora più di prima, credo nella pace, nonostante tutto.
Tutti cerchiamo e vogliamo la pace, ma la pace dentro e la pace intorno a noi sono strettamente collegate, non riusciamo a trovare una se non includiamo anche l’altra. La parola PACE, indica uno stato individuale di benessere ed armonia interiore in continua crescita non statico, che diventa poi più stabile e più forte quando riesco ad abbracciare ed includere il prossimo.
Ma trovare questa pace non è facile di fronte alle sfide della vita, anzi forse è proprio nel rapporto con gli altri che rischiamo di perderla, come fare?? Parlo del Rapp. Marito e moglie, Genitori e Figli, Fratelli e sorelle?? I nostri vicini ? Luogo di lavoro??
Possiamo dire che sicuramente non tutto funziona bene nella società, ed a volte la vita stessa è difficile, per questo a volte scappiamo nella natura per uscire dal caos dei conflitti, dallo stress e dalle deluzioni. Da poco abito in zona di campagna ed ho scoperto quanto questo sia vero. Quando ammiri un tramonto, il cielo, la bellezza del cambiamento delle stagioni, sembra che non ti manca niente, sei talmente ricca di energia che pensi, ho già così tanto, se tutti potessero apprezzare questi doni saremo tutti molto più ricchi dentro.
Penso che il punto sia questo saper apprezzare la bellezza di tutte le cose che riceviamo, e saper vedere sia in noi che negli altri l’essenza originale e divina, considerando che siamo una parte importantissima nell’Universo.
Ma abbiamo scoperto, veramente il nostro valore più profondo qual è? É un cammino importante, non facile ma, quando lo scopriamo, ci sentiamo apposto con noi stessi, non importa cosa gli altri pensino di noi, non dipendiamo più dalle circostanze o dall’opinione altrui, perché impariamo ad amarci e siamo in pace con noi stessi. Io credo che chi abbia avuto la fortuna di incontrare Dio nel proprio cammino, e sono convinta sia così per molti dei presenti, sappia di cosa parlo.
Io credo in Dio e questo per me è un grande aiuto nella crescita verso la comprensione della mia identità e del mio valore, ma a prescindere da un discorso religioso, la nostra unicità deve imparare a convivere con la comunità, ed anzi diventare parte propositiva e costruttiva dell’insieme, che sia famiglia, ambiente scolastico ….., ambiente di lavoro, società.
La relazione di coppia è la base sulla quale si costruisce la famiglia ed è la sfida più grande; inutile dire che la figura dei genitori sia fondamentale per i ragazzi che imparano dall’esempio oltre che dagli insegnamenti.
La famiglia quindi è una sfida ma può essere anche una grande risorsa perchè è la prima palestra di addestramento per imparare a mettere in pratica i più nobili principi, quali: il rispetto per l’altro, l’accettazione del diverso, la condivisione, il sacrificio del se’ per il bene comune, il senso di appartenenza ad una mini comunità. Se vogliamo quindi creare la pace nel mondo, dobbiamo prima di tutto cominciare dalla nostra famiglia, e prima di tutto,noi genitori dobbiamo sentirci parte di una famiglia più grande, non possiamo insegnare a credere in ciò in cui noi non crediamo o a diventare ciò che noi non siamo, noi per primi dobbiamo avere a cuore il benessere del prossimo. Una famiglia chiusa in se stessa è destinata a perdere, una famiglia aperta ha possibilità di arricchirsi. (esempio dei figli che crescono e portano un contributo in famiglia con il loro carattere e loro punto di vista, quando tutti si ha una visione dell’insieme)
Il concetto sembra così semplice e logico da essere quasi banale, eppure non riusciamo ad applicarlo. Se in famiglia ognuno pensa per se stesso e solamente pretende di ricevere dagli altri, ben presto in famiglia ci saranno solo conflitti e liti e nessuno sarà felice. Al contrario se ognuno dà il suo contributo ed investe per la famiglia, si crea collaborazione reciproca e benessere comune.
La famiglia è la culla della vita, e l’origine dei 4 tipi di VERO AMORE: Seguendo questo principio, all’interno della famiglia possiamo scoprire ed imparare a vivere i 4 tipi di VERO AMORE: La dimensione dell’Amore di coppia, espressione dell’unione e dell’armonia delle caratteristiche maschili e femminili di Dio, La dimensione dell’amore sacrificale dei Genitori verso i figli, di Fratello maggiore e Sorella minore o viceversa, e l’Amore di rispetto e gratitudine dei Figli verso i Genitori. Una mini società si crea all’interno di ogni famiglia attraverso le dinamiche delle relazioni familiari che potrebbero essere la base per i rapporti sociali.
E’ fondamentale quindi il ruolo dei genitori e non è possibile relegare totalmente questo compito a nonni e babysitter o, come sempre più recentemente succede ai media. Oggi i genitori hanno perso la loro posizione verticale di educatori, nei confronti dei figli, per mancanza di tempo a causa del lavoro o perché forse si è perso il senso di sacrificio che il ruolo di genitore comporta. E’ più facile, e magari anche più moderno, fare gli amici piuttosto che fare i genitori, è più facile dire sempre sì ad ogni richiesta piuttosto che valutare ciò che è veramente utile e necessario alla crescita del ragazzo e riuscire a dire NO con le conseguenze che questo comporta.
Negli ultimi 15 anni sono state pubblicate statistiche allarmanti che dimostrano il continuo aumento di disturbi psicologici nei bambini. Sembra che:
– 1 bambino su 5 abbia problemi di salute mentale
– Sono aumentati del 43% i disturbi del deficit di attenzione/iperattività
– Fra gli adolescenti, la depressione è aumentata del 37%
– Nei ragazzi tra i 10 e i 14 anni, i suicidi sono aumentati del 200%.
Purtroppo le cronache ci confermano questi dati.
Il motivo è che oggi i bambini vengono privati delle basi per un’infanzia sana, cioè: genitori emotivamente presenti, limiti ben definiti e figure di guida, responsabilità, numero adeguato di ore di sonno, movimento e vita all’aria aperta, gioco creativo, interazioni sociali, opportunità di avere del tempo libero e momenti di noia.
Al contrario oggi ai bambini vengono offerti: genitori “digitalmente distratti”, genitori indulgenti che permettono ai figli di “comandare”, convincimento che tutto gli è dovuto, alimentazione non equilibrata e poche ore di sonno, vita sedentaria dentro casa, stimolazioni continue, babysitter tecnologiche, gratificazioni immediate, assenza di momenti di noia.
Gli psicoterapeuti consigliano ai genitori di:
– Fissare dei limiti, e ricordare che voi siete i genitori del bambino, non degli amici.
– –– Non avere paura di dire “No!” quando ciò che il bambino vuole non è ciò di cui ha bisogno.
E’ utile insegnare ai bambini a conoscere le loro emozioni e saperle gestire, per questo sarebbe importante inserire nel programma scolastico la materia “Educazione del Carattere”, per aiutare i ragazzi a scoprire i loro talenti e convogliare le energie verso una crescita equilibrata. Scuola e famiglia dovrebbero lavorare insieme per la cura e la crescita dei giovani.
Alla luce di questo concludo dicendo quanto il ruolo della donna sia importante nell’educazione dei giovani, non dico che la donna debba fare solo la mamma ed essere esclusa dal suo ruolo sociale che è invece importante anch’esso per il contributo che lei può dare. Ma dico che deve essere sostenuta con orari lavorativi flessibili ed eventualmente part time per sostenere il ruolo all’interno della famiglia. Di fatto oggi la donna anche se lavora le stesse ore degli uomini viene pagata meno, ha difficoltà a pensare ad una gravidanza perché spesso rischia di perdere il posto di lavoro (almeno in Italia). Se decide di avere un figlio, per riuscire a sostenere le spese che comporta, per assurdo deve mantenere il posto di lavoro e per fare ciò deve nascondere la sua gravidanza più a lungo possibile. Ovviamente poi una volta nato il bimbo, il lavoro e le responsabilità raddoppiano, in una società così strutturata, diventa quasi una scelta coraggiosa, eroica, accettare una gravidanza. In questa situazione non è facile trasmettere ai figli speranza, fiducia.
Faccio quindi appello alle donne, affinche con coraggio possano ascoltare la loro naturale predisposizione a pensare al bene comune, con un cuore di madre che vada anche oltre la propria famiglia, per cambiare la società.
Donne forti e determinate nelle loro particolari qualità, diverse e complementari a quelle degli uomini. Quindi non una brutta copia dell’uomo, come spesso accade, ma donne capaci di ascoltare ed esprimere con orgoglio e fermezza, anche la loro emotività e sensibilità, empatia, creatività, compassione, costanza, visione dell’insieme, espressioni della femminilità di Dio, in quanto come scritto in genesi, Dio ci ha creato a sua immagine e somiglianza, maschio e femmina, significa che uomini e donne quando ascoltano la loro unicità, le loro nobili caratteristiche, sono veramente Figli e Figlie di Dio ed incarnano la divinità.
Il coraggio che noi abbiamo, come rappresentanti della Federazione delle Donne ci viene dai coniugi Moon ed in particolare dalla Dott.ssa Moon che da quando il marito è andato nel Mondo Spirituale, sta guidando con coraggio e determinazione tutte le federazioni per la Pace da lui fondate e si sta preoccupando di lasciare in eredità questo seme soprattutto nelle mani dei giovani, investendo in tante attività per loro, e sostenendo borse di studio per aiutare i giovani in diverse parti del mondo che hanno difficoltà.