Il 29 Giugno 2016 uno speciale convegno è stato realizzato nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, realizzato grazie al contributo di WFWP Italia, promosso dall’Europarlamentare italiano, on. Zanonato e dalla WFWP Europe,con la collaborazione di UPF, World Youth Alliance, Women without Border,GLOBAL WOMEN’S PEACE NETWORK.
130 ospiti invitati dalla WFWP sono venuti da tutta l’Europa per seguire con attenzione ed interesse il tema del Convegno:
“ Impegnare la Società Civile a Costruire Sicurezza e Coesione in Europa”.
Il tema è stato trattato in due sessioni:
Il Ruolo delle donne e madri nella prevenzione della radicalizzazione dei giovani.
Il Ruolo della cooperazione interreligiosa e interculturale e dell’ educazione per costruire sicurezza e coesione in Europa.
I relatori provenienti da diversi campi hanno evidenziato le cause e le conseguenze della seria tendenza di radicalizzazione giovanile in Europa, puntando a fornire utili informazioni e raccomandazioni rivolte al Parlamento Europeo che si trova a fronteggiare questo problema senza aver trovato ancora una chiara soluzione.
Tra i relatori abbiamo avuto la partecipazione di esperti delle Nazioni Unite,accademici, giornalisti, educatori, ricercatori e Leader delle NGO, oltre ai parlamentari Italiani On. Zanonato, l’On Cecile Kyenge e l’On. Silvia Costa chairwomen del Comitato sulla Cultura ed Educazione.
Carolyn Handschin Presidente della WFWP Europe e David Fraser Harris
segretario Generale della UPF per il Medio Oriente e Nord Africa hanno presentato la visione dei fondatori i coniugi Moon ed hanno proposto risoluzioni per questi problemi. Cosa può esser fatto dai genitori, amici, e insegnanti e dalle istituzioni governative per sostituire la disperazione e la mancanza di fiducia tra i giovani immigranti in Europa? Come possiamo cooperare per trovare soluzioni al fine di diventare una Vera Famiglia Umana che si impegna a non lasciare nessuno indietro?
Il Giorno 25 Giugno la presidente Elisabetta Nistri è stata invitata a presentare la WFWP ad un incontro organizzato da Hiroko Morikawa, socia della WFWP residente in un paese vicino a CASERTA in CAMPANIA, precisamente nel teatro adiacente al Santuario della Madonna di Villa di Briano a CASERTA.
Le relatrici sono state: Elisabetta Nistri con “Donne in Cammino per la Pace”, Hiroko Della Corte con “Lo scopo della vita sulla Terra”, e Bernadette Back che ha letto una sua prosa dal tema: “Fiore per la Vita” dedicato alla donna.
L’incontro ha visto la partecipazione di molte persone della zona e molti hanno espresso il desiderio di partecipare ad altri incontri.
Il giorno 11 giugno si è svolto l’incontro delle donne nella scuola di inglese della fam. Della Corte alle ore 18:30. In Totale i partecipanti erano 16.
All’inizio Hiroko Morikawa ha parlato dello scopo della WFWP.
Sucessivamente la Dott.sa Valeria Alfieri ha parlato della sua esperienza diretta in Burundi, cosa significa per una donna europea vivere in un paese Africano in guerra. Lei ha mostrato tante foto e ha parlato delle storie di vita di quel Paese. I partecipanti hanno fatto tante domande e questa è stata una buona opportunità per conoscere una nazione in guerra in Africa..
Alla fine abbiamo condiviso il cibo che ognuno ha portato.
Recentemente ho letto
una frase che mi ha motivato a scegliere questo tema e vorrei usarla come
introduzione: ‘’La cosa più importante è la vita eterna. Ci sono persone che
non sanno se il mondo spirituale esiste o meno. Se fossimo sicuri
dell’esistenza della vita eterna, non commetteremmo mai delle brutte azioni,
anche se fossimo obbligati a farlo’’.
Tutti i giorni
vengono riportati alla televisione delitti commessi nelle famiglie, omicidi di
ragazze, ecc… Ho visto più volte scene in cui il colpevole nega di aver
commesso il crimine dicendo: ‘’Non sono stato io’’. Penso che questi criminali
si comportino così perché non conoscono l’esistenza del mondo spirituale e
della vita eterna. Tante persone, pur non commettendo peccati gravi come un
omicidio, compiono tanti piccoli peccati come dire una bugia, rubare qualcosa,
trattare male qualcuno…Che ne dite dunque di guardare noi stessi? Dio ha creato
l’essere umano per amare se stesso, come è scritto nel Vangelo: ‘’Ama il
prossimo tuo come te stesso’’ (Matteo 22:39). Il problema è che non capiamo
cosa significa veramente amare se stessi e di che cosa abbiamo veramente
bisogno.
Per questo è
necessario essere consapevoli dell’esistenza di ‘’Dio’’, che ‘’gli esseri
umani hanno una vita eterna’’, ‘’il
Regno dei Cieli è determinato dal vero amore’’, e ‘’del mondo spirituale’’. Finora non è stato possibile rispondere al
problema fondamentale della vita perché non si poteva riconoscere l’esistenza
di Dio. Ci sono tante religioni basate sulla fede in Dio, ma non basta avere
fede in Dio, c’è sempre la possibilità che la fede venga meno. La realtà,
invece, non può essere negata.
All’inizio Dio, il Creatore, non era un oggetto di fede. Dio era reale e viveva
con gli esseri umani. Nella Bibbia è scritto che Dio chiamò Adamo e gli
domandò: ‘’Dove sei?’’ (Genesi 3:9), come in una famiglia, Dio viveva insieme
ai Suoi figli. Per vedere Dio non era necessario andare su una montagna o in un
posto particolare. Dio non era un oggetto di preghiera. Dio e gli essere umani
vivevano in un rapporto reale dove era possibile interagire fra loro.
Dunque, la gioia di
Dio non è autonoma; è necessario un oggetto. Nonostante la Sua grandezza e
magnificenza, Dio si sente solo. Pensate che il Dio eterno avrebbe creato
l’essere umano come Suo figlio, oggetto d’amore per farlo scomparire nel nulla
dopo aver trascorso insieme a lui 10 o 100 anni? L’amore è il motivo per cui
Dio ha creato. Gli esseri umani nascono dall’amore, crescono nell’amore e
muoiono nell’amore, quando moriremo non scompariremo, ma vivremo eternamente
come Dio, che è eterno.
Perciò dobbiamo
essere coscienti dell’esistenza ‘’della
vita eterna degli esseri umani’’. Pensare che la vita sia solo quella che
dura 100 anni dà l’illusione che i beni materiali e fisici siano essenziali per
vivere. Per fare un esempio, gli uomini di oggi mi fanno pensare al famoso
racconto della rana nel pozzo che non sa nulla del grande oceano. La rana si
affanna tanto nello stretto ambito del suo pozzo credendo che la vita sia tutta
lì. Non sa che esiste un grande oceano al di là di quel pozzo. La sua mentalità
ristretta le impedisce di guardare oltre.
Penso che tante di
noi hanno pensato al significato della vita quotidiana mentre erano intente a
lavare i piatti, stendere i panni o svolgere vari lavori, ma non possiamo
negare che dentro di noi un senso di frustrazione o la stanchezza di vivere,
non è così?
Cosa pensiamo quando
sentiamo la storia di persone (missionari, medici o volontari) che aiutando
nelle nazioni povere e pericolose, si ammalano gravemente o muoiono? Se una
nostra vecchia compagna di classe fosse questo tipo di persona e morisse
all’età di 40 anni, 5 anni dopo noi penseremmo di essere più felici di lei
perché abbiamo vissuto 5 anni in più ??? Non abbiamo mai pensato, che lei
avrebbe potuto vivere di più, che non fosse morta se non fosse andata in quel
posto pericoloso? Cosa pensate delle persone che hanno fatto di tutto per gli
altri, ma alla fine sembra che siano state sacrificate? Perciò è necessario
essere consapevoli che ‘’il Regno dei
Cieli è determinato dal Vero Amore’’ e che bisogna essere coscienti che
questo è determinato dal nostro comportamento sulla terra. Il Vero Amore è
quello che dà a tutti incondizionatamente.
Molte volte ci
farebbe comodo sentire da Dio: <<Fai questo!>>, noi vogliamo
aspettare tutta la vita che Dio ci parli, che ci appaia o che ci mostri dei
miracoli? Saremmo simili a un bambino che fa i capricci: <<A me non
capitano i miracoli, invece a lui si>> <<Dio non ha esaudito il mio
desiderio anche se ho pregato per tanti anni>>.
Poi è necessario
essere consapevoli che esiste ‘’un mondo
spirituale’’. Dio ha creato due mondi, un mondo materiale e un mondo
spirituale. Anche le persone che vivono in queste due dimensioni sono state
create sia con un corpo fisico che con un corpo spirituale. Possiamo dire che
Dio ha creato due Regni dei Cieli: uno sulla terra e uno in cielo.
Allora che tipo di
posto è il mondo spirituale? Il famoso scienziato svedese Emanuel Swedenborg,
ha descritto questo aspetto del mondo spirituale: ‘’Quando sono arrivato nel
mondo spirituale, l’inferno era il posto affollato da persone che sulla terra
avevano vissuto per loro stesse, mentre il Regno dei Cieli è il posto dove
vanno le persone che sono morte dopo aver vissuto per gli altri. L’inferno è il
luogo in cui si prova per l’eternità un dolore che sulla terra non potremmo
sopportare neanche per un attimo. Anche se gli spiriti delle persone che sono
all’inferno desiderassero scomparire, esse devono rimanere li.’’
Nel mondo spirituale
è più prezioso il valore spirituale di quello materiale. Per esempio, ricevere
attenzione rispetto perché si è famosi o si gode di una posizione preminente
sulla terra, nel mondo spirituale ciò non avrà nessuna importanza. Poiché la
nostra coscienza sa tutto sulla nostra vita, è come se la nostra vita fosse
registrata sul computer del mondo spirituale; per questo non potremo dire
bugie. Nessuno sceglie chi sono i peccatori e ordina dove andare. Tutti vanno
nel luogo più adatto a loro stessi, come se fossero attratti dal magnetismo di
una bussola. Torneremo tutti là, perché quello è il punto di origine.
Ora vorrei
condividere con voi la sintesi di un brano del Reverendo Moon: I Tre Stadi della Vita
‘’Dio ci ha creato
come Suoi figli, Dio, l’Essere originale, assoluto, unico, immutabile ed
eterno. Se non ci fosse stata la Caduta, saremmo stati in grado di perfezionare
noi stessi, compreso il nostro spirito, così come Dio è perfetto. Ma purtroppo,
gli esseri umani vivono come discendenti della Caduta.
Possiamo vedere che
la vita di ogni persona passa attraverso tre stadi. Il primo stadio della vita sono i nove mesi che trascorriamo nel ventre
di nostra madre. Nessuno è esente! Sebbene l’utero di una donna sia
piccolo, per il feto è il luogo più grande dell’intero universo.
Cosa possiamo dire
della nostra nascita nel secondo stadio
della vita, quello che trascorriamo sulla terra? E di quando un neonato si
affaccia ad un mondo completamente nuovo e a lui sconosciuto? Egli vive la sua
prima esperienza nel vasto e ampio mondo terreno, il quale rappresenta anche la
promessa di un futuro centenario, la benedizione e la celebrazione
dell’ingresso in un nuovo tempo e spazio.
Il
terzo stadio si svolge nel mondo della vita eterna.
Originariamente avremmo dovuto entrare nel mondo spirituale solo dopo aver
perfezionato il nostro spirito durante la nostra vita terrena. E’ un mondo che
le persone che discendono dalla Caduta non riescono neppure a immaginare. E’ un
mondo nel quale trascendiamo il tempo e lo spazio, proprio come il feto nel
ventre materno non può immaginare la vita sulla terra. Noi, come persone che
vivono e respirano l’aria in questo mondo terreno. Invece rinasceremo nei
nostri corpi spirituali, vivendo e respirando il vero amore.’’
Proviamo
a pensare al Regno dei Cieli. Il Cielo è un luogo dove entreremo tutti insieme.
Se ci andiamo da soli, mentre i nostri genitori, il nostro coniuge e i nostri
figli non ci vanno? Possono i genitori vivere felici nel Regno dei Cieli se i
loro figli sono all’inferno? E’ questo il Regno dei Cieli?
Dobbiamo essere consapevoli diquanto è importante il periodo nel quale abbiamo il nostro corpo fisico. Un giorno andremo nel mondo spirituale e in quel momento preferiremo avere pensieri di gioia e gratitudine, cosa pensate? Siamo tutti uno diverso dall’altro per il carattere e le circostanze. Il modo in cui viviamo è un compito molto importante per ognuno di noi. Spero che questo discorso vi aiuterà a vivere meglio la vita che Dio ci ha donato. Grazie.