Archivi

“C’è bisogno di normalità” – Francesca Calì

C’è bisogno di normalità. C’è bisogno che nella vita di tutti i giorni, tramite le nostre azioni quotidiane, portiamo l’uomo a rispettarci nella nostra integrità e non solo per determinati aspetti di cui egli si può compiacere, come le nostre curve, il nostro profumo, o la bellezza che irradiamo quando sorridiamo a qualche suo complimento. Le marce per strada e i tanti discorsi vanno benissimo, servono soprattutto a smuovere la situazione in luoghi dove tutto è ancora troppo fermo. Ma non servono poi a molto se nella nostra vita quotidiana permettiamo ancora allo sconosciuto per strada di rivolgersi a noi in modo inappropriato, se assecondiamo con una risata maliziosa qualcuno che ci vede solo come un oggetto da utilizzare a suo piacimento, o se ancora ridiamo a battute volgari sessiste pur di non sembrare “troppo scorbutiche”. Può servire a ben poco fare educazione all’uguaglianza di genere, se vediamo ancora in televisione donne mostrarsi come dei semplici corpi nudi con i quali l’uomo si diletta a giocare, offendendo la dignità e l’integralitá  di una vera donna. Fino al momento in cui non saremo noi stesse in primis convinte del fatto che essere una donna non vuol dire essere più o meno di uomo, ma semplicemente una delle 2 parti complementari dello stesso Universo, nessun uomo a sua volta potrà davvero capire come si deve comportare nei nostri confronti. Finchè noi stesse non comprendiamo che il metro di misura per determinare il nostro valore non ha nulla a che vedere con ciò che di uguale o diverso abbiamo rispetto all’uomo, sarà difficile per chiunque ci circonda non porre i due sessi costantemente in competizione. Tramite il nostro atteggiamento mostriamo il nostro valore. Tramite le nostre parole, la nostra convinzione, insegniamo a chi è diverso da noi il modo in cui meritiamo di essere trattate. Siamo noi che dobbiamo insegnar loro l’arte del rispetto e  la bellezza della diversità, perché per troppo tempo il mondo è stato diseducato. Come? Non andando in giro a seno nudo e con un cartello in mano a gridare al mondo quali sono i nostri diritti, né tanto meno negando la nostra femminilità a testa bassa, ma mostrando il nostro vero valore come esseri umani ogni giorno della nostra vita. C’è bisogno di portare la nostra essenza, la nostra femminilità nella normalità.

(Riflessioni di Francesca Calì )

La Carta dei Diritti della Bambina (Bettina Giordani)

Proposta importante per la tutela dei diritti delle bambine :”La carta dei diritti della bambina”, esposta da Bettina Giordani, presidente FIDAPA sezione Roma, Lazio durante il convegno “Uguaglianza di genere:a che punto siamo? Best practices e scenari futuri in un mondo che cambia”
Qui la presentazione powerpoint:
Carta dei diritti della Bambina

La violenza sulle donne: femminicidio! (Laila Maher)

Oggi 14 febbraio che convolge un miliardo di voce contro la violenza sulle donne mondiale.
Senza classe sociale senza religione diversa.
Siamo un centro di collaborazione che la comunità marocchina delle donne in Italia.
Il quale sono scritti italiani e marocchine che collaborano da molti anni per favorire l’incontro della cultura mediterranea difendendo la vera cultura marocchina aiutandoli donne immigrati ad uscire del dramma dell’anafabetismo. Informando sul loro diritti e doveri insegnandogli un percorso di integrazione senza che ciò significa la perdita della loro tradizione.

Vi porto il saluto del nostro presidente dottoressa Sbai.
Abbiamo fatto tutto da soli senza aiuto da parte dalla istituzione formando una squadra di particolarmente avvocati e psicologi per dare un piccolo o primo aiuto a queste donne immigrati nel caso dalla violenza subita.
In Italia ogni due giorni una donna vieni uccisa dal compagno fidanzato o il marito vorrei scorrere una lista di i nomi dei donne che oggi non ci sono più : Noemi Chiara Nadia Gianni a Erika Erina Pamela rachida eccetera eccetera sempre donne più giovani ma il dato terrificante è 90% delle violenze non viene denunciata.
92% il killer sono uomini.
Quando parliamo di violenza sulle donne femminicidio stalking malumore maltrattamento.
Vorrei ringraziare voi per l’ascolto e vi lascio con questi parole di “William Shakespeare
# per tutte le violenze consumate su di lei,Per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, Per l’ignoranza in cui le avete lasciata, per la Libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le ali che le avete tagliato, per tutto questo in piedi signori ,davanti a una donna.

(Laila Maher, conferenza “Uguaglianza di genere:a che punto siamo?Best practices e scenari futuri in un mondo che cambia” 18 aprile 2018)

LEADERSHIP FEMMINILE E DIRITTI DELLE DONNE

Care amiche, amici,
La WFWP Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo è fondata nel 1992 in Korea dai coniugi MOON per il forte desiderio di creare una organizzazione mondiale che permettesse alle donne di riconoscere il loro valore, ottenere il riconoscimento dei loro diritti, e insieme offrire il loro prezioso contributo alla realizzazione della pace. Si sono aperte sedi che operano localmente in 130 nazioni e dal 1997 abbiamo ricevuto lo STATUS CONSULTATIVO GENERALE da ECOSOC come ONG, che è stato riconfermato poi ogni anno fino ad oggi.
LEADERSHIP FEMMINILE E DIRITTI DELLE DONNE:
E’ nostra profonda convinzione che troppo è mancata la presenza femminile in posizione di leadership, la storia è stata guidata dagli uomini, le decisioni più importanti sono sempre state prese da una mentalità maschile, punto di vista maschile, senza l’ascolto della controparte complementare. I risultati non sono stati eccellenti. Progresso, democrazia, libertà, sì, ma il mondo non è equilibrato, è sbilanciato.. Il potere e la ricchezza sono ancora nelle mani di pochissimi a scapito di tanti. Ancora guerre, rivalità, conflitti, inquinamento, povertà, malnutrizione, corruzione..
Per tutto questo è necessario chiamare all’azione le donne, forti delle loro originali qualità, e quindi non per essere una ripetizione della leadership maschile, come facilmente accade, o per contrapporsi a quella. Ma donne che sappiano ascoltare le loro nobili e peculiari caratteristiche quali, empatia, pazienza, costanza, perseveranza, accoglienza, creatività, resilienza, percezione delle necessità dell’insieme e non solo del particolare, nella preoccupazione per il benessere del prossimo. Le donne come madri, imparano a sacrificarsi per i figli, con lo stesso spirito dovrebbero prendersi cura del Mondo.
(E’ difficile in mezzo ad una società organizzata e strutturata al maschile) ma abbiamo comunque alcuni esempi di Donne Leader : ANN San Su chi, Regina Ranya di Giordania, Malala, Madre Teresa, Rosa Parks, Maria Montessori, Ipazia di Alessandria. Ricordiamoci che comunque ognuna di noi ha un grande raggio di influenza, xchè come madri siamo coloro che educano i cittadini e leaders del domani, e poi con il nostro esempio in ogni ambiente, in ogni posizione in cui ci troviamo, possiamo fare la differenza.
Sono stata invitata lo scorso 8 Marzo dal Presidente della Repubblica al Quirinale per la celebrazione della Giornata internazionale della Donna dal tema: Donne di Pace. Nei vari interventi è stato evidenziato come le donne che partecipano ai trattati di pace, riescono a portare un risultato maggiore del 25% rispetto agli uomini per la risoluzione dei conflitti, in quanto le donne, a differenza degli uomini, cercano il dialogo su un terreno comune, cercano una risoluzione che porti vantaggi ad ambedue le parti in causa, mentre di solito nel concetto degli uomini, la pace si ottiene quando uno vince sull’altro. Le rappresentanti dell’esercito italiano impegnate in missioni di pace, hanno raccontato che nella loro esperienza, ovunque sono state hanno visto che nei paesi in cui le donne hanno accesso allo studio ed al lavoro, la società prospera, i figli non soffrono la fame e possono andare a scuola. Quando le donne prendono responsabilità per un lavoro sono più serie e responsabili, rispetto agli uomini, sia nel restituire i prestiti sia nel portarlo avanti facendo di tutto per non fallire.
Collaborazione con Ass. Tam Tam d’Afrique per chiedere l’istituzione di un tribunale internazionale in Congo che condanni lo stupro come Arma di Guerra. “Anche il silenzio Uccide”, “Anche le immagini uccidono” contro l’uso delle immagini di bambini sofferenti e denutriti per raccolte fondi.
“ESSERE IL CAMBIAMENTO OGGI” 15 Marzo 2017, Camera Palazzo S.Macuto: “Il coraggio del cambiamento, è ancora possibile un’educazione all’etica”
Conf. PARLAMENTO EUROPEO ROMA 2014: DONNE E DIRITTI UMANI: L’eguaglianza è progresso prosperità e benessere per tutti.
DONNE E SVILUPPO: MULTICULTURALISMO, PACE E DIGNITA’
LA RISPOSTA DELLE DONNE ALLA CRISI ECONOMICA: COOPERAZIONE, SOLIDARIETA’ GOVERNANCE”. Sala delle Bandiere: Parlamento Europeo aroma
INTEGRAZIONE CULTURALE
Lo scorso Novembre a LISBONA, si è tenuto il convegno Annuale Europeo della WFWP, erano presenti 120 partecipanti da tutta l’europa, ben 22 dall’Italia, tra cui 2 onorevoli Centemero e Bechis, una sessione si è svolta in parlamento: “Il ruolo delle donne, leader e madri per facilitare integrazione e coesione in Europa”. Nell’occasione, CERIMONIA DI GEMELLAGGIO come Ponti di Pace, tra donne Cristiane e Mussulmane, tra donne Russe e Ucraine, Europa orientale ed occidentale, per consolidare nuove amicizie verso l’abbattimento degli stereotipi e delle barriere culturali e religiose o semplicemente mentali per mancanza di vera conoscenza.
Prossimamente a Padova: Gemellaggio tra donne di AUSTRIA, SLOVENIA, ITALIA, BOSNIA, come riparazione al conflitto della 1 guerra mondiale.
Conf. Di Pace in Medio Oriente e a Roma: tra rapp. da Israele, Libano, Palestina, Turchia, Giordania, Siria. Nomina di AMBASCIATORI DI PACE.
2017-2018: SEMI DI PACE IN PARLAMENTO: Sostegno a distanza, Un calcio per la Pace, Progetto UNICITA’, Le Nuove Schiavitù.
Collaborazione con la commissione Pari Opportunità, del V MUNICIPIO, per Cerimonia di GEMELLAGGIO tra donne italiane e del Bangladesh, per favorire l’integrazione nel territorio.
Crediamo che la famiglia abbia un ruolo centrale nella realizzazione di una società armoniosa, la pace infatti inizia da dentro di noi, nella relazione di coppia e subito dopo nella famiglia. Vinte queste prime battaglie in ogni famiglia, la pace nel mondo è ad un passo.
A BRUXELLES PARLAMENTO EUROPEO:“La Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dei Bambini: “RUOLO DELLA FAMIGLIA NELLA FORMAZIONE DI CITTADINI RESPONSABILI” Novembre 2014
FAMIGLIA EDUCAZIONE E BENESSERE: 17 Maggio 2017 Camera Palazzo S.Macuto: “La sostenibilità della famiglia e lo sviluppo sostenibile” “La forza delle donne : Famiglia, educazione, benessere” “Genitori si diventa: nuove sfide della relazione con i figli” “Gender equality:i modelli di riferimento”, Diritti dei Minori: Educazione, protezione assistenza e partecipazione alla società
Saper ascoltare, rispettare, il diverso da me (uomo e donna) e trovare un’equilibrio dinamico e in continua crescita è una grande sfida. La psicologia moderna può aiutare molto in questo, si può vincere quando si ha insieme un obiettivo più grande e più importante di me stesso. Ricordiamo poi che ogni donna ha anche aspetti maschili e viceversa. Conf: EMISFERI CEREBRALI E RELAZIONE DI COPPIA: FAMIGLIA SCUOLA D’AMORE, I 4 REGNI DEL CUORE. Nella relazione armoniosa tra i genitori, i figli imparano a superare anche le loro rivalità ed il giudizio per il diverso, dai genitori si impara a diventare cittadini del mondo. E’ inoltre necessario tutelare il diritto dei bambini ad avere un papà ed una mamma.
ADOLESCENZA, RUOLO DELL’EDUCAZIONE E MODELLI FEMMINILI : LA BELLEZZA COME OSSESSIONE, ANORESSIA E DISTURBI ALIMENTARI.
Importanza di un’educazione che dia non soltanto nozioni tecniche, scientifiche, letterarie o sociali, ma anche un’educazione per la crescita e formazione del proprio carattere e personalità matura.
QUESTO è IL TEMPO DI UNA NUOVA ERA….
Molti studiosi affermano che nel prossimo futuro o ci sarà pace e benessere per tutti o non ci sarà per nessuno….. La storia ci insegna che le guerre anche se portano la vittoria, non danno una pace duratura.. Adesso basta, è l’ERA della Pace e dell’uguaglianza, perchè se prevale uno sull’altro c’è squilibrio, solo la complementarietà permette a ciascuno di esprimere il meglio di sé, per il bene dell’altro e dell’umanità. Proposta di una coppia di VERI GENITORI: alla guida delle maggiori istituzioni e posizioni di responsabilità, che con il cuore di genitore si prenda cura della nazione.
Noi tutti siamo persone leader, dobbiamo avere chiara la meta davani a noi, essere un’esempio e pensare a chi è ancora dietro a noi in questo cammino. Il mondo ha bisogno del cuore delle donne, in ogni campo, sociale, politico, economico, cominciando dalla famiglia.

 

(Discorso tenuto dalla Presidente Elisabetta Nistri all’incontro organizzato dall’organizzazione FIDAPA ROMA, il 9 febbraio 2018, dal tema “Donne promotrici di Pace: violenza oggi come ieri”)

 

 

RADICALIZATION AND VIOLENT EXTREMISM: FOCUS ON PREVENTION

Intervento dell’ Onorevole Zanonato all’inaugurazione della IAPP (Parlamentari per la Pace) a Bruxelles.

Panel 1 : Pro-active policies for the prevention of radicalization: the role of parlamentarians

Buongiorno,
È un grande piacere essere oggi qui e avere l’opportunità di moderare il primo panel di questo evento. Permettetemi di iniziare ringraziando l’Associazione Internazionale dei Parlamentari per la Pace e la Federazione Universale per la Pace per aver organizzato questa conferenza e per avermi chiesto di essere oggi qui. Sono sicuro che questa discussione sarà fruttuosa e interessante poiché credo fermamente che oggi si discusa di una delle sfide più importanti che la comunità internazionale debba affrontare.
Voglio ringraziare tutti gli esperti che interverranno e tutti gli ospiti per essere qui.

La serie di recenti attacchi terroristici, così come i vari tentativi di preparare attentati sul suolo europeo, hanno più che mai rafforzato la consapevolezza delle nostre vulnerabilità. I governi, i policy makers e i politici devono dotarsi di strumenti adeguati per affrontare questo fenomeno complicato.
Nel luglio 2017 il Parlamento europeo ha deciso di istituire una commissione speciale per il terrorismo. Il mandato di questa commissione speciale è ampio ed impegnativo: la commissione si consulterà con i principali attori coinvolti nelle istituzioni UE, con esperti nazionali nell’antiterrorismo e con specialisti nella prevenzione della radicalizzazione. Al termine del suo mandato, la commissione elaborerà una relazione contenente le proposte da presentare al Consiglio e alla Commissione Europea. Non faccio parte di questa commissione ma mi impegno a seguire da vicino il suo lavoro.
Credo che concentrarsi solo sugli aspetti della sicurezza sia controproducente e inutile. Per prevenire la radicalizzazione dobbiamo creare società inclusive, più egalitarie e meno polarizzate.
Dobbiamo combattere il razzismo e l’islamofobia e lavorare su tutte le disuguaglianze. La radicalizzazione è un fenomeno complesso e dinamico basato su una serie di fattori globali, sociologici e politici. Non è riconducibile a un solo profilo e riguarda uomini, donne e, in particolare, giovani cittadini europei di tutte le estrazioni sociali, che condividono il tratto comune di sentirsi emarginati dalla società. A causa del terrorismo e della radicalizzazione, c’è molta stereotipizzazione delle religioni che sta sollevando una rinnovata ondata di xenofobia e intolleranza. È importante sottolineare che l’uso improprio e perverso della religione è una delle cause della radicalizzazione. Per questo motivo, una delle prime cose da fare è chiarire che la radicalizzazione non deve essere associata a nessuna particolare ideologia o fede, ma può verificarsi in ognuna di esse.
Le scuole e l’istruzione hanno un ruolo importante nella prevenzione dell’estremismo attraverso la promozione dell’integrazione nella società e attraverso lo sviluppo del pensiero critico e della non discriminazione. Gli Stati membri devono garantire che i loro sistemi di istruzione rispettino e promuovano valori e principi europei. Per fare ciò, gli insegnanti devono avere gli strumenti per prendere una posizione attiva contro tutte le forme di discriminazione e razzismo. Per concludere, credo che sia vitale impegnarsi in un dialogo interculturale con le varie comunità, leader ed esperti, al fine di contribuire a raggiungere una migliore comprensione e prevenzione della radicalizzazione. Per questo lascio ora la parola agli esperti e vi ringrazio nuovamente per essere qui oggi.