BUILDING BLOCK FOR PEACE, Parlamentari per la Pace

Il giorno 13 Settembre si è svolto a Roma nella Sala della Camera nel Palazzo San Macuto il primo importante Convegno promosso da UPF e WFWP per lanciare l’Associazione Internazionale dei Parlamentari per la Pace.
Ringraziamo vivamente l’On. Bechis che avendo partecipato alla fondazione Europea di tale associazione a Londra il 9 Settembre, ha permesso quest’evento anche nella sala del Parlamento Italiano, per il desiderio di riportare la sua esperienza e promuovere l’iniziativa anche in Italia.
Ringraziamo tutti i relatori che hanno saputo affrontare gli argomenti offrendo non solo un’analisi della situazione, ma anche possibili proposte di soluzioni al problema, ed un ringraziamento anche al pubblico partecipe soprattutto nella mattinata in cui c’è stato anche il tempo di discutere su come trovare una visione condivisa per la realizzazione della Pace e attraverso quali passi procedere per arrivare a legiferare verso tale direzione.
Presto avremo gli atti del convegno, intanto potete trovare il file della registrazione dell’intero convegno su www.radioradicale.it
L’incontro è iniziato con i saluti della Dott.ssa Gemma Guerrini, che ha portato i saluti della Sindachessa Virginia Raggi, che per precedenti impegni non è potuta essere presente. Nel suo discorso ha evidenziato che questo mondo non è accumunato dalla globalizzazione, ma purtroppo dalla sofferenza a causa dei tanti conflitti in corso, e che Roma sin dai tempi dell’impero Romano è sempre stata una città aperta, che ha accolto culture e tradizioni diverse….
L’On Bechis dopo aver riportato la profonda esperienza nel Convegno di Londra, ha voluto evidenziare un dato allarmante: nel 2015, 12.000 minori arrivati in Europa sono scomparsi dalle maglie delle istituzioni, cioè non sono più visibili, non si sa quale sia stata la loro fine…. Per questo l’on Bechis ribadisce che il Sostegno alla famiglia, sarà il suo impegno nell’ambito poiltico e all’interno dell’Associazione dei Parlamentari per la Pace, perché è nella famiglia che si genera sostegno, comprensione, amore, tutelando la famiglia si tutelano anche i minori.
L’On. Centemero , Presidente della Commissione Equality and Non Discrimination al Consiglio d’Europa, ci ha parlato dell’ impegno della Commissione a Difendere i Diritti Umani davanti alla globalizzazione, in particolare delle donne e bambini che sono quelli che maggiormente rischiano e subiscono non solo violenza fisica, ma anche morale, soprattutto nel processo migratorio. Le donne hanno maggiore difficoltà ad integrarsi, ma hanno grande importanza perché le donne rappresentano il fulcro della famiglia e sono l’elemento all’interno della famiglia più propenso a cercare l’aiuto ed il dialogo, più propenso all’apertura. La vision, l’obiettivo della Commissione Equality and Non Discrimination è una società multietnica dove si possa vivere in pace.
Il Dott. Marco Ricceri, segretario generale dell’EURISPES, ci ha spiegato che l’attività dell’osservatorio, è quella di raccogliere dati e analizzarli con delle statistiche attraverso le quali è possibile avere anche delle previsioni sugli sviluppi futuri. Nel suo intervento ha ribadito che ogni figura pubblica in posizione di guida ha una importante responsabilità sociale e per questo dovrebbe non solo analizzare i vari problemi ma saper proporre anche le possibili soluzioni. Così, il politico dovrebbe lavorare insieme allo scienziato e all’analista, lo scienziato dovrebbe assumersi la responsabilità di soluzioni possibili ….
La Dott.ssa Souad Sbai, Presidente dell’Associazione Donne Marocchine, ha spiegato che attraverso la sua esperienza vivendo da tempo in Italia, si è resa conto di come paradossalmente le donne musulmane che vivono in Italia spesso sono costrette a rispettare rigide regole ed hanno minori libertà rispetto a quelle che risiedono in Marocco, in quanto esiste una rete di controllo creata da estremisti che risiedono in Italia, che le impone di sottostare a certe imposizioni.
Elisabetta Nistri ha mostrato che attraverso un’analisi dei casi di estremismo radicale tra i giovani in Europa, è emerso che nella maggioranza questa influenza era avvenuta attraverso gli amici, non nelle moschee, non in famiglia..
Per prevenire il diffondersi di ciò, la famiglia ha un ruolo importante perché in teoria i genitori, i fratelli dovrebbero essere i primi ad accorgersi di radicali cambiamenti nel comportamento dei ragazzi… Lo stato non può controllare il tipo di amicizie che si frequentano.. Se il disagio viene riconosciuto in tempo è possibile evitare che porti all’estremismo. Una domanda che ci dobbiamo porre comunque è anche che tipo di società possiamo offrire ai giovani oggi nel nostro mondo democratico … sicuramente abbiamo acquisito tanti diritti, ma forse nel tempo abbiamo gettato via anche valori fondamentali. Da qui la necessità di tutelare e rinforzare la famiglia e offrire ai giovani attraverso l’informazione scolastica, anche l’educazione del carattere verso la scoperta dei propri valori, e delle proprie aspirazioni indicando però anche il modo possibile per poterle esprimere in una società al servizio del prossimo. Fondamentale in questo è anche il ruolo delle Religioni che per prime dovrebbero mostrare l’esempio di cooperazione sostanziale per la realizzazione di un mondo migliore.

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