Il Giorno 9 Marzo 2016 si è svolto a Roma, nel Palazzo del Governo di P.zza Montecitorio nella Sala della Regina, un importante convegno promosso dall’Associazione TAM TAM D’AFRIQUE per chiedere la formazione di un tribunale internazionale che condanni e punisca i colpevoli di stupri di guerra nella Repubblica Democratica del Congo.
Elisabetta Nistri, presidente della WFWP Italia, è stata invitata a partecipare in qualità di Madrina insieme ad alcune Senatrici quali On. Silvia Costa e On. Cècile Kyenge, e ad altre Leards del mondo dell’Associazionismo.
La presidente dell’Ass. Tam Tam d’Afrique, Dott.ssa Mbiye Suzanne Diku ha aperto l’incontro chiedendo alle istituzioni nazionali e internazionali di non chiudere più gli occhi e tacere davanti alle indicibili sofferenze alle quali sono sottoposte quotidianamente migliaia di donne nella Repubblica Democratica del Congo, che sono rapite, violentate e stuprate e poi vendute come schiave o abbandonate a se stesse nelle giungla. La Presidente ha aggiunto che è venuto il tempo di agire, è finito il tempo di parlare, adesso è il momento di realizzare la globalizzazione dei diritti umani.
Vari sono stati i relatori intervenuti che hanno promesso di continuare a dare il loro sostegno, tra cui la Dott.ssa Bianca Pomeranzi, del Ministero Affari Esteri, la Dott.ssa Laura Frigenti, Direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo e la Dott.ssa Concetta Mirisola, direttrice dell’Istituto Nazionale Salute, Migrazione e Povertà.
Elisabetta Nistri nel suo intervento ha presentato brevemente la WFWP i suoi scopi ed il desiderio che anima i Fondatori, i coniugi Moon che è quello di realizzare un mondo di pace confidando molto nel prezioso contributo che le donne di tutto il mondo possono dare, proprio per la loro particolare natura materna. A tal fine è assolutamente necessario che prima di tutto siano riconosciuti loro, tutti i fondamentali diritti umani. Elisabetta ha aggiunto che coloro che perpetuano queste violenze, non possono essere chiamati né esseri umani e neppure essere animali, e che Dio non può fare altro che soffrire e piangere quando assiste a tali tragedie. Ma noi abbiamo il dovere di denunciare quello che accade e parlare alla coscienza delle persone per fare rete e creare azioni concrete fino a che il mondo per forza dovrà cambierà direzione, anche perché siamo sempre più collegati e quindi o c’è pace e benessere per tutti o non ci sarà pace per nessuno. Ha presentato inoltre il giornale VOCI DI PACE, come esempio di informazione alternativa, che raccoglie articoli che riportano attività di Ambasciatori di Pace, persone provenienti anche da diverse estrazioni religiose e culturali che operano per la pace nei loro ambiti di competenza e che in questo numero tra gli altri, riportava proprio un articolo sulla Repubblica Democratica del Congo. Elisabetta ha concluso promettendo di dare risonanza all’evento e aell’iniziativa attraverso tutti i canali nazionali e internazionali della WFWP e di farsi portavoce anche personalmente.
Tutte le info sulla campagna: http://www.tamtamdafrique.org/ a/>